Domenica avete perso in casa contro la Pontolliese, in una partita dove, secondo me, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio, almeno per quanto visto in campo. Episodi a parte, cosa avete sbagliato secondo te e dove si poteva fare meglio?

Ciao Mattia, la faccio breve, se non dormo sul gol finisce 0-0.
A livello di squadra posso dire che nonostante il risultato, abbiamo lavorato tanto, e nonostante non sia venuto il gol, abbiamo disputato una gara generosa. Se dovessi trovare un errore, sicuramente non siamo stati lucidi nel gestire il momento caldo; si doveva sfruttare la superiorità numerica ma abbiamo concesso anche noi un uomo subito dopo.

 

Giocare partite come quella di domenica è molto difficile non solo a livello fisico, ma anche mentale perché richiede un grande dispendio di energie. C’è il rischio di accusare il colpo e portarsi dietro un po’ di strascichi anche per la prossima partita?

Per come la vedo io gli strascichi che si portano da una partita all’altra sono solo i cerotti…mentalmente tanto non bisogna perdere troppe energie nei festeggiamenti quando si vince, tanto non si deve piangersi addosso quando si perde; nel calcio (per fortuna) finita una partita è già tempo di preparare la successiva.
Quindi gambe in spalla e lavorare.

 

Domenica incontrate lo Sporting, avanti a voi di un solo punto in classifica. Siete rispettivamente il miglior attacco e la miglior difesa del campionato; dunque, che tipo di partita ti aspetti e cosa non dovrete concedere assolutamente ai vostri avversari?

Loro sono una squadra rodata e che gioca insieme da anni, che non è mai banale, in più hanno ottime individualità soprattutto in attacco, quindi dovremo stare concentrati dal primo all’ultimo minuto.
Mi aspetto una partita molto equilibrata, come tutte quelle di questo campionato d’altronde. Penso che chi avrà più fame e sarà più bravo nel gestire gli episodi, la spunterà.

 

Quest’anno la difesa è stato il reparto più colpito dagli infortuni. Toccando tutto il ferro del caso, tu sei uno dei pochi che ha saltato solo una o due partite se non sbaglio. Vuoi svelare anche a noi quale sia il tuo segreto?

E che gufata!!! Segreto? Te lo dico alla fine dell’anno se tutto va bene. Scherzi a parte, posso dirti che lavorare ho sempre lavorato tanto, ma sicuramente i consigli del mister e la gestione con Pippo stanno facendo la differenza. I miei compagni hanno avuto infortuni traumatici, e spesso la voglia di non mollare gioca scherzetti durante il percorso.

 

In generale, siete un gruppo forte, unito e affiatato. Quello che però mi ha sorpreso è l’alchimia con il tuo compagno di reparto Luca Piazza perché sembra giochiate insieme da una vita. Lo avevi già avuto come compagno di squadra o questa è la vostra prima esperienza insieme?

Ma chi, “Papòn al Campiòn”!?!? (ride, ndr). Con Luca abbiamo affrontato una parentesi a San Secondo in Promozione, in una stagione complicata di quelle rodanti, poi ci siamo ritrovati a Fontanellato in prima.
Gli voglio bene.

 

Ultima domanda: è vero che quando hai saputo che avresti giocato con Piazza e Spanu hai definitivamente rinunciato a farti crescere i capelli?

Confermo! GPS.
(anche se Viglio l’anno scorso mi aveva quasi convinto a farmi un viaggetto in Turchia…).