Massimo Allodi, fidentino doc, è il “motore” della nostra società: pianifica periodiche riunioni e coordina l’organizzazione generale dei vari settori.
È un uomo di sport che, grazie alla sua esperienza, contribuisce a far crescere giorno dopo giorno il prodotto Fidenza Calcio.

 

Ciao Massimo e grazie per la tua disponibilità. Qual è il tuo ruolo all’interno della società? Da quanto tempo ne fai parte e come sei entrato?

Inizialmente, nel 2005/2006 sono entrato a far parte del Fidenza Team, la società che si occupa della scuola calcio a Fidenza. Successivamente, ho iniziato a collaborare con il Fidenza Calcio, ricoprendo diversi ruoli all’interno della dirigenza. Oggi sono il Direttore Generale della società.

 

Il calcio per te è solo una passione o ci hai anche giocato in passato? 

Il calcio è sicuramente una passione, ma da giovane è stato anche il mio sport. Ho giocato per diversi anni nel settore giovanile della Fontanellatese, prima di dedicarmi ad altri sport.

 

Attualmente lavori alla Socogas, dove ci sono anche Cocchi, Giordani e Formaleoni. È difficile separare il rapporto lavorativo da quello sportivo? Non è stancante vedervi tutti i giorni a lavoro e in più anche la domenica durante la partita? 

Probabilmente lo è più per loro che per me (ride, ndr). In ogni caso, all’interno dell’azienda ricopriamo ruoli e mansioni diverse, quindi rileghiamo le nostre chiacchiere sul calcio alla pausa caffè. Mi permetto di aggiungere che, vista la sponsorizzazione da parte di Socogas che perdura da ormai diversi anni, è una soddisfazione avere in rosa tre dipendenti di questa azienda.

 

Possiamo dire che il Fidenza si impegna sempre a dare spazio ai giovani, non solo in campo, ma anche in società? Pensi che il connubio giovani-più esperti possa essere una carta vincente per il futuro del Fidenza?

Assolutamente sì. Basti pensare alle diverse iniziative che stiamo organizzando in occasione del centenario del Fidenza, a cui collabora un mix di giovani leve e di persone più esperte. L’entusiasmo dei giovani è fondamentale per la realizzazione di qualsiasi progetto, così come l’esperienza dei più esperti è indispensabile. Anche sul campo vale questo concetto, in qualsiasi categoria. L’Italia che ha vinto l’Europeo quest’estate ne è una prova evidente.

Sei stato volontario per diversi anni al Parma Calcio. Qual era il tuo ruolo? Ricordi un episodio in particolare che vuoi raccontarci?

Ho prestato servizio come volontario per circa trent’anni allo stadio Tardini. Ho iniziato appena 24 anni e col passare del tempo la mia postazione è diventata quella a fianco alla panchina del Parma. Un’esperienza unica che mi ha permesso di assistere ad innumerevoli partite da una posizione privilegiata, potendo cogliere sfumature che, diversamente, non avrei mai potuto notare.
Sicuramente l’episodio del calcio di Baldini a Di Carlo, avvenuto esattamente davanti a me, è quello che ha fatto il giro del mondo e che mi ha stupito maggiormente.

 

In veste di Direttore Generale, come giudichi la stagione del Fidenza fino ad oggi e qual è il tuo augurio per questa seconda metà?

Nella valutazione della stagione, non possiamo dimenticare quanto questa situazione pandemica abbia condizionato la programmazione e il lavoro settimanale. In ogni caso, rimango ottimista sul fatto che il Fidenza possa giocare una seconda metà di stagione da protagonista.

 

Tra i tuoi compiti c’è anche quello di organizzare riunioni periodiche in cui si traccia il punto della situazione. Come cerchi di gestire questo aspetto?

Ho la fortuna di collaborare a stretto contatto con Giorgio Chiesa e Fabio Costa, due figure fondamentali per questa società, con cui sono a contatto quotidianamente, ma allo stesso modo è indispensabile il contributo e la condivisione da parte di tutti gli altri dirigenti. Per questo motivo, organizziamo incontri periodici in cui poter fare insieme il punto della situazione e far sentire tutti parte di questa squadra.

 

Per concludere l’intervista, siamo nell’anno del centenario e a dicembre si è tenuto il primo evento davanti a quasi 300 persone al Teatro Magnani. Sei soddisfatto del lavoro svolto e degli sforzi compiuti?

Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo costruito, che è frutto della collaborazione di tutto lo staff della comunicazione.
A nome della società siamo orgogliosi di come si è svolto l’evento al teatro Magnani e soprattutto della grande affluenza di pubblico. L’orgoglio più grande, però, è di essere riusciti da soli, come Fidenza Calcio, a progettare ed a realizzare concretamente tutta una serie di iniziative che non riguardano solo l’evento, ma che comprendono anche la pubblicazione del libro “Sent’ani ad balon” di Luciano Nervo e del calendario del Fidenza Calcio, per il quale dobbiamo ringraziare calorosamente Alberto Poldi-Allay
Inoltre, le iniziative legate al centenario non si fermeranno qui: la nostra idea era quella di organizzare, nel corso del 2022, una serie di eventi sportivi per festeggiare al meglio questo importante traguardo storico. Molto, però, dipenderà da come si evolverà la situazione legata alla pandemia; quello che è certo è che l’anno del centenario è appena iniziato e lo festeggeremo a dovere ma, per adesso, se ne parlerà più avanti.

 

Grazie Massimo, la tua testimonianza ci aiuta a comprendere quanto sia difficile far funzionare tutte le parti di una società al meglio.
Tuttavia, l’unione di intenti e di visione è l’asso nella manica di una società che ambisce a crescere e a vincere!

 

Mattia Dallaturca